martedì 17 marzo 2009

I vertici della chiesa d'oggi.

Dopo lo scontro sui lefebvriani Ratzinger scrive una lettera in cui parla di "odio senza timore"
E a 4 anni dall'elezione alza il velo su una crisi cruciale all'interno della Curia

Alcuni pezzi da un articolo di repubblica

"Una Curia allo sbando, un Papa chiuso nel suo palazzo e costretto a fronteggiare una bufera che l'Osservatore Romano definisce senza esempi in tempi recenti."

"C'è qualcosa che traballa nella gestione della Curia. Se ne avevano segnali da tempo, ma la rivolta di alcuni grandi episcopati - in Germania, Austria, Francia e Svizzera - contro la decisione papale di graziare i vescovi lefebvriani scomunicati senza ottenere preventivamente una loro leale adesione al concilio Vaticano II, ha messo in luce una disfunzione più generale."

"Benedetto XVI è solo. Ma non perché ci sia un partito che gli rema contro. Bensì per il suo di governo solitario, che non fa leva sulla consultazione e non presta attenzione ai segnali che vengono dall'esterno."

"Certo, esiste in Curia un pugno di fedelissimi. Il cardinale Bertone in primis. O il suo successore alla Congregazione per la Dottrina della fede, Levada. O il nuovo responsabile del dicastero del Culto divino, lo spagnolo Canizares. Parlano il suo stesso linguaggio i cardinali Grocholewski, responsabile del dicastero dell'Educazione cattolica, o Rodè, titolare della Congregazione dei religiosi. E fra i presidenti delle conferenze episcopali è in prima a linea a solidarizzare con il pontefice il cardinale Bagnasco, che prontamente ieri ha espresso "gratitudine" per le chiarificazioni del Papa."

"Ma nel suo modo di governare c'è un problema: parte sempre dall'assunto che quando è stabilita la verità di una linea, allora si deve andare avanti e basta. Non mette in conto le conseguenze esterne del suo ruolino di marcia e nella sua psicologia non crede nemmeno che gli uomini di Curia siano all'altezza di dargli veri consigli"

"Ma proprio in Austria si è giocato un altro evento senza precedenti nella storia dei pontificati moderni. Un vescovo ausiliare scelto dal pontefice è stato respinto dall'episcopato intero di una nazione, costringendo Benedetto XVI a un'ennesima marcia indietro."

Tutte queste cose e altro spiegano che l'organizzazione che si assume il compito di guidare i credenti nella religione, non sia altro che una lobby di potere mal comandata. Vi consiglio di leggere l'articolo per intero... seguendo il link all'inizio del post.

1 commento:

  1. Il problema è che la Chiesa Cattolica ha dietro di sé secoli di bugie costruite ad arte nella speranza di sopravvivere ed ha finito per perdere di vista i principi fondamentali della propria religione. Purtroppo non è l'unica grande Chiesa in queste condizioni. Un Buddista Tibetano mi ha confidato che alcuni tra i loro monaci si alzano al mattino pregando che il Dalai Lama muoia ed il Dalai Lama, consapevole di questo, non fa nulla per risolvere la situazione...
    Quando si perde la purezza del proprio credo e se ne permette l'alterazione accadono queste cose chiare a tutti tranne che agli interessati che pensano di poter continuare a fingere che tutto vada bene.
    Per fortuna i tempi in cui i preti interpretavano la storia per una massa ignorante e bisognosa di guida sono finiti. Ora solo la verità può funzionare e se i capi di tutte le grandi chiese non se ne accorgono in tempo, di loro rimarranno solo le rovine... con mio grande dispiacere. Le religioni (tutte), tengono vivo il senso della spiritualità che un certo tipo di scienza sta cercando di relegare al livello di credenze scaramantiche...

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